Palio di Siena: una macchina del tempo per il Medioevo

“Un capolavoro di dedizione e inventiva in cui gli edifici sono stati disegnati per essere adattati all’intero disegno della struttura urbana.”


Siena città d’arte, città della buona tavola, città storica e città del Palio.
Siena è diventata patrimonio dell’UNESCO nel 1995, per aver perfettamente conservato le caratteristiche della sua struttura medievale.


Per descrivere Siena è d’obbligo partire dalla sua piazza principale, Piazza del Campo, la stessa dove si svolge la tradizionale competizione del Palio e che, in sua occasione, si trasforma per prendere le sembianze di un vero e proprio ippodromo.

Palio di Siena: più che una semplice tradizione

Le radici del Palio risalgono al Medioevo infatti, la corsa equestre rievoca i popolari tornei e giostre di quel tempo. Qui, i concorrenti si battono per il Pallium (Palio), ovvero un drappo di stoffa pregiata da cui deriva il nome della manifestazione.

Alla competizione possono partecipare 10 delle 17 contrade in cui Siena è suddivisa. Ognuna di esse corrisponde ad una porzione di territorio, i cui confini sono rimasti immutati dal 1729, ed al loro interno si trova una Chiesa, una fontana, una sede, uno stemma ed una piazza.

I nomi delle contrade sono: Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Leocorno, Nicchio, Onda, Valdimontone, Torre, Tartuca, Selva, Pantera, Oca, Lupa ed Istrice.


A Siena il Palio, viene vissuto intensamente durante tutto l’anno e non solo nei due giorni, il 2 Luglio e il 16 Agosto. Basti pensare che coppie sposate di contrade diverse tornano a casa dai propri genitori per essere fisicamente dentro i confini del quartiere di appartenenza durante i giorni dell’evento.


Che dire? Se volete essere catapultati per un giorno nel Medioevo, vi basterà prenotare la vostra vacanza a Siena. Anche questo anno, nonostante le restrizioni dovute al Covid-19, la tradizione non si ferma. L’appuntamento è confermato il 2 luglio ed il 16 agosto.

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